La cannabis è un ottimo antidepressivo naturale, il suo potere rilassante ha un ottimo effetto antistress e può essere una soluzione per chi ha bisogno di un piccolo aiuto per tirarsi su di morale.

Ma è consigliata a chi soffre di disturbi del tono dell’umore accertati ed è in cura con farmaci antidepressivi opossono esserci pericolose interazioni e controindicazioni? Abbiamo fatto una ricerca approfondita sull’argomento, ecco le nostre considerazioni.

É molto importante fare luce su questo argomento perché nonostante la cannabis sia un prodotto naturale con pochissime controindicazioni, i cannabinoidi sono comunque elementi che interagiscono con il corpo e con altre sostanze, quindi ovviamente è importante in certi casi sottolineare eventuali interazioni/problemi derivanti dall’assunzione correlata a patologie. Sono molte le persone che soffrono di depressione o problematiche relative ad uno stato dell’umore alterato che giovano dei benefici effetti della cannabis ma è giusto farlo con tutte le informazioni a disposizione.

Abbiamo parlato delle più note interazioni della cannabis con medicinali includendo una specifica anche sugli antidepressivi. Questa volta saremo ancora più specifici e discuteremo le problematiche eventuali specificando le tipologie di farmaco.

MOLTO IMPORTANTE

Questo articolo non vuole sostituirsi ai consigli e alle prescrizioni del medico ma invitarvi a considerare eventuali problematiche per la salute correlate al consumo di cannabinoidi e farmaci per discutere la cosa con il vostro medico di fiducia o uno specialista.

Per ottenere le informazioni che vi abbiamo riportato abbiamo fatto una ricerca sui principali siti di pubblicazioni scientifiche internazionali e abbiamo notato che gli studi approfonditi e rigorosi non sono tanti sull’argomento ma un paio di revisioni scientifiche interessanti hanno raccolto abbastanza evidenze da dare un quadro generale piuttosto importante.

Vi diamo subito un indizio che vi farà probabilmente piacere leggere: gli episodi avversi importanti scatenati da interazioni tra farmaci antidepressivi e cannabis sono davvero rarissimi; infatti i rapporti (autenticati da fonti attendibili) sono sorprendentemente bassi e in percentuale molto maggiore correlati alla scelta di cannabis ad alte dosi di THC (in generale il CBD è molto meglio tollerato). Bisogna però considerare che fino a poco tempo fa nella maggior parte dei paesi fumare cannabis era illegale quindi molte esperienze negative potrebbero essere state volutamente non riportate da chi le ha vissute.

Altra cosa da considerare è il tipo di patologia per la quale si è in cura: i pazienti che soffrono di depressione grave e quelli con diagnosi di disturbo bipolare sono quelli che corrono rischi maggiori e, secondo il parere di molti studiosi, dovrebbero moderare il loro consumo di cannabis a prescindere dall’uso di farmaci.

Tipologie di antidepressivi e problematiche correlate all’uso di cannabis

Siccome esistono moltissime varietà di antidepressivi che agiscono con meccanismi molto diversi tra loro è importante non fare di tutta l’erba un fascio ma parlare di interazioni caso per caso.

Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)

A questa categoria appartengono molti farmaci antidepressivi largamente prescritti come lo Zoloft, il Prozac, il Lexapro. Sono stati documentati molti casi di somministrazione concomitante di cannabis terapeutica e questi farmaci e, sotto controllo medico con dosaggi regolari, il rischio di interazione viene considerato dalla letteratura basso, le segnalazioni sono minori e più lievi che con altre classi di farmaci.

Noradrenalina e inibitori della ricaptazione della dopamina (NDRI)

Pochissime reazioni avverse segnalate anche per gli NDRI (spesso abbastanza prescritti anche perché nella categoria sono tra quelli con più bassi effetti collaterali sessuali), molto usati anche per la cura di forme depressive associate a difficoltà cognitive e a problemi di concentrazione. Il potenziale rischio di interazione con la cannabis per il Bupropione o il Metilfenidato (Ritalin) è considerato basso – moderato.

Inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI)

Anche questa categoria di antidepressivi moderni è considerata sicura da utilizzare in concomitanza con la cannabis. Si tratta di farmaci prescritti per il trattamento non solo della depressione maggiore ma anche di disturbo ansioso, disturbo ossessivo compulsivo, ADHD, sindrome fibromialgica e tanto altroVenlafaxina (Effexor, Zarelis) e Duloxetina (Cymbalta, Xeristar) sono gli SNRI disponibili in Italia e vengono considerati antidepressivi dai bassi effetti collaterali e poco soggetti a interazioni farmacologiche.

Inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO)

Arriviamo al clou della situazione, gli IMAO sono farmaci antidepressivi “vecchio stile” ma ancora utilizzati che però presentano molte criticità per quanto riguarda le interazioni. Nel trattamento della depressione e di altri disturbi psichiatrici, sono considerati una scelta secondaria e per questa suscettibilità vengono etichettati come ad alto rischio di interazione e quindi l’uso della cannabis non è raccomandato (come anche molti alimenti!) per chi è in cura con questi farmaci.

Antidepressivi triciclici

Altra categoria per la quale sono state fatte segnalazioni di interazione con i cannabinoidi è quella degli antidepressivi triciclici come amitriptilina, doxepina, trimipramina, imipramina. Sono farmaci meno comuni sempre per la presenza di effetti collaterali diffusi, in particolare con la cannabis sono stati riportati casi di interazione sospetta con picchi di peggioramento dello stato ansioso e tachicardia.

Sedativi

Spesso chi è in cura per depressione utilizza anche farmaci sedativi per conciliare il sonno e il relax. Ecco in questo caso è importantissimo sapere che i cannabinoidi sono soliti aumentare gli effetti di questi farmaci ed è quindi molto importante chiedere al proprio medico prima di abbinare sostanze di questo tipo a cannabis light o ad alti livelli di THC.