La cannabis riduce i sintomi di depressione, ansia e stress. È il risultato di un ampio studio condotto dai ricercatori americani della Washington State University di Pullman e pubblicato sul Journal of Affective Disorders.

Utilizzando i dati di un’applicazione i ricercatori hanno analizzato quasi 12mila sessioni di utilizzo di cannabis di persone che soffrono di depressione (3151 assunzione di cannabis), ansia (5085) e stress (3717). L’applicazione StrainprintTM fornisce agli utenti della cannabis medica un modo per tenere traccia dei cambiamenti nei sintomi in funzione delle diverse dosi e dei ceppi di cannabis.

Gli utilizzatori di cannabis medica hanno percepito una riduzione del 50% della depressione e una riduzione del 58% dell’ansia e dello stress a seguito dell’uso di cannabis. I ceppi con alto CBD e basso THC sono stati associati ai maggiori cambiamenti nelle valutazioni di depressione, mentre i ceppi con alto CBD e alto THC hanno prodotto i maggiori cambiamenti percepiti nello stress.

Mentre in un altro studio pubblicato su Frontiers in Pharmacology i ricercatori brasiliani dell’Università di San Paolo hanno appurato che il CBD può essere usato per trattare i sintomi di ansia e depressione, senza alterare il normale ciclo del sonno.

Lo studio clinico è stato condotto su 27 volontari sani, che hanno ricevuto CBD (300 mg) o placebo in doppio cieco somministrati 30 minuti prima dell’inizio delle registrazioni di polisonnografia che misurano i parametri correlati al sonno, compresi i movimenti delle gambe, i movimenti degli occhi e l’attività elettrica del cervello. Gli autori hanno scritto che: «Diversamente dai farmaci ansiolitici e antidepressivi come le benzodiazepine e gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, la somministrazione acuta di una dose ansiolitica di CBD non sembra interferire con il ciclo del sonno di volontari sani. I risultati attuali supportano l’idea che il CBD non alteri la normale architettura del sonno».

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