Terapia del dolore e CBD

Fibromialgia e CBD! Qual’è il reale beneficio? Oramai l’utilizzo del CBD a scopo terapeutico è diventato un argomento sempre più diffuso in Italia. Dopo la regolamentazione da parte dello stato italiano sulla cannabis sativa c’è stato un reale interessamento sull’uso della cannabis light e soprattutto del CBD come terapia del dolore. La ricerca scientifica mondiale è seriamente attiva sull’utilizzo del CBD nell’approccio terapeutico e scientifico al trattamento del dolore. 

Come si comporta il CBD nei confronti del nostro corpo?

La cannabis produce naturalmente centinaia di cannabinoidi e terpenoidi che interagiscono in maniera benefica con l’organismo umano. Il sistema endocannabinoide (ECS) nel corpo umano è una complessa rete di recettori dei cannabinoidi naturalmente presenti nel nostro sistema nervoso, all’interno del cervello umano ed in generale in tutto il corpo. Questo complesso sistema recettivo interagisce con i composti del cannabis.

Il sistema endocannabinoide svolge un’importante funzione nel nostro organismo, regolando funzioni vitali come umore, ritmo del sonno, infiammazione, appetito, sensazione del dolore, memoria e molti altri. La cannabis produce diversi tipi di cannabinoidi che sono noti per adattarsi ai recettori dei cannabinoidi presenti nel sistema endocannabinoide – ed hanno perciò la capacità di attivare l’organismo per fargli eseguire diversi processi.

I due principali recettori di cannabinoidi presenti nel sistema endocannabinoide sono i CB1 e i CB2.

I recettori CB1 si trovano soprattutto nel cervello sui neuroni, nel sistema nervoso, ed in certi organi e tessuti come la milza e il cuore. I recettori CB2 li incontriamo principalmente su cellule immunitarie chiamate Microglia, dove la loro funzione resta perlopiù incerta; svolgono comunque un ruolo di analgesico nel cervello.

Attualmente stiamo giusto cominciando a capire come una deficienza di endocannabinoidi nell’organismo può essere connessa ad una serie di sintomi quali: rigidità muscolare, dolore cronico e rigidità muscolare estesa, affaticamento ed emicranie, problemi delle funzioni intestinali e urinarie, insonnia e disturbi del sonno, depressione e umore basso. Non c’è da meravigliarsi sul fatto che la cannabis abbia effetti positivi sulla salute quando si considerino questi semplici fatti.

I cannabinoidi semplicemente collaborano con le funzioni del sistema endocannabinoide all’interno dell’organismo.

CBD E FIBROMIALGIA

Sono stati effettuati ancora pochi studi in pazienti con Fibromialgia. L’uso della cannabis nella malattia non solo allevia il dolore ma agisce anche sui sintomi associati a questa sindrome, con miglioramento del sonno nell’81%. “Deficienze nei livelli di cannabinoidi potrebbero essere la causa soggiacente di numerose patologie alleviate dalla cannabis” – scrive Ethan Russo, consigliere capo alla GW Pharmaceuticals, in una estensione del suo articolo originale sulla carenza clinica di endocannabinoidi (CEDC), in cui ha fatto notare che il sistema endocannabinoide collega il nostro cervello con certe parti del corpo e certe funzioni; per cui, uno squilibrio di cannabinoidi nell’organismo potrebbe causare disturbi nella comunicazione.

Ci sono casi clinici di persone affette da fibromialgia che hanno spiegato come l’olio di cbd possa essere un sollievo al dolore provocato da questa patologia.

L’olio di CBD non è un farmaco. Non eliminerà il dolore. L’olio di CBD può alleviare la sofferenza. In poche parole l’olio di cbd non è un oki! L’utilizzo giornaliero di questo prodotto inizierà a portare un alleviamento del dolore grazie all’attivazione dei recettori assopiti presenti nel nostro organismo. In giro di una settimana si potranno vedere i reali benefici di questa terapia del dolore.

Terapia del dolore e Olio di CBD

Ripetiamo. L’olio di CBD non è un farmaco! Non eliminerà completamente il dolore! L’utilizzo quotidiano e prolungato di olio di cbd garantisce un beneficio fisico attraverso un alleviamento del dolore provocato dalla fibromialgia. Il quantitativo di olio di cbd da assumere durante il giorno è personale. Come è personale la scelta della percentuale di cbd presente nell’olio che andrete ad usare. Ovviamente più forte è il dolore, maggiore è la quantità necessaria di cbd da assumere. Ricordiamo che i cannabinoidi non creano dipendenza e che il CBD in particolare non va ad agire sulle capacità mentali del nostro cervello, in quanto non psico-attivo.