COME AGISCE IL CBD

Il CBD è famoso per le sue proprietà anti-infiammatorie, neuroprotettive, e antiepilettiche. Grazie alla capacità di contrastare l’infiammazione, il CBD è utile anche per alleviare i sintomi di alcuni disturbi cutanei, come l’acne.

Per quanto riguarda l’epidermide, il sistema endocannabinoide è responsabile della proliferazione, della crescita e della differenziazione di vari tipi di cellule. Questo sistema regola anche l’apoptosi (la morte cellulare programmata) e la produzione di ormoni.

Si ritiene che uno squilibrio all’interno del sistema endocannabinoide possa costituire la causa primaria di molti disturbi cutanei, come psoriasi, dermatite e acne. I recettori CB2 del sistema endocannabinoide potrebbero rappresentare un potenziale target nel trattamento dell’acne. Bersagliando questi recettori con il CBD, sarebbe possibile bloccare la produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, uno dei fattori chiave responsabili della patologia.

CBD E ACNE

Un articolo del 2010 riguardo l’uso di CBD nel trattamento dell’acne, riferisce che aggiungendo endocannabinoidi nelle linee cellulari umane si può stimolare la produzione di lipidi. I lipidi, o grassi, contribuiscono ad ostruire i pori della pelle. Gli endocannabinoidi indirizzati verso i recettori CB2 amplificano la produzione di lipidi. Invece, quando il CBD è applicato alle linee cellulari, la formazione di lipidi viene interrotta.

Tali effetti non vengono quindi ottenuti colpendo i recettori cannabinoidi, ma agendo sui canali ionici tra sebociti (cellule produttrici di sebo). Gli autori della ricerca hanno concluso che il noto effetto anti-infiammatorio del CBD potrebbe contribuire al trattamento dell’acne. Questo disturbo cutaneo, infatti, provoca spesso brufoli e irritazione. Il CBD sembra anche in grado di penetrare nella pelle con molta facilità. Per questo rappresenta un potenziale trattamento topico.

COS’È L’ACNE?

L’acne vulgaris è un disturbo cutaneo molto comune, causato dall’accumulo di sebo nei pori della pelle. Questa condizione può colpire qualunque individuo. Tuttavia, è più frequente negli adolescenti durante la pubertà, per via dei profondi cambiamenti ormonali. L’80% degli adulti con acne è di sesso femminile. I fattori di rischio per lo sviluppo di questa condizione aumentano notevolmente se nella famiglia sono presenti altri membri affetti da acne.

L’acne può svilupparsi in qualsiasi parte del corpo. Le zone più colpite sono generalmente il viso, la schiena, il collo e le spalle. Chi soffre di questo disturbo può notare imperfezioni di vario genere sulla propria pelle. I più comuni sono brufoli e punti neri. Ad ogni modo, possono svilupparsi altre lesioni a seguito di infiammazione cutanea prolungata, come papule, pustole, noduli e cisti.

I brufoli si sviluppano da un’occlusione dei pori della pelle, causata da accumulo di cellule morte, sporcizia e batteri. Il principale responsabile dell’acne è una produzione eccessiva di sebo. Il sebo viene emesso dalle ghiandole sebacee, presenti nei follicoli piliferi. Questa sostanza è importante per mantenere la pelle lubrificata. Tuttavia, un eccesso di untuosità può provocare la diffusione esponenziale di batteri ed un accumulo di cellule morte nei pori.

Esistono vari fattori che possono scatenare l’acne, come variazioni ormonali, utilizzo di farmaci tra cui la pillola anticoncezionale, e un consumo eccessivo di carboidrati raffinati. Per tenere sotto controllo l’acne è possibile applicare alcune misure preventive, come fare la doccia dopo l’attività fisica, seguire una dieta sana, ridurre lo stress e detergere il viso due volte al giorno.

I trattamenti standard per l’acne includono farmaci antibiotici, per uccidere i batteri presenti all’interno dei pori. Il CBD si è dimostrato molto efficace nel trattamento dei disturbi cutanei. Ben presto potrebbe entrare a far parte della lista delle soluzioni standard contro l’acne.